Jazz, vino e messaggi di pace da Cormòns

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L’appuntamento è dal 21 al 25 ottobre 2020, fra Collio italiano e sloveno, dove si producono vini fra i migliori al mondo e dove i confini si mescolano e si abbracciano. E dove per cinque giorni si ritroverà, ancora una volta, il meglio del jazz internazionale. L’emergenza sanitaria non ha fermato uno dei festival musicali più attesi nel panorama nazionale, il Jazz & Wine of Peace, da 23 anni organizzato con competenza e immutata passione da Circolo Controtempo. Una dedizione più forte di ogni ostacolo: il distanziamento fisico e le mascherine non cambieranno lo spirito della manifestazione e la sua atmosfera, con concerti ed eventi enogastronomici nelle prestigiose cantine dei produttori proposti in assoluta sicurezza.

Jazz e vino, binomio vincente per una rassegna che si inserisce a pieno titolo in quel turismo culturale di qualità che è uno degli obiettivi su cui da tempo investe il Friuli Venezia Giulia, con la sua capacità di attrarre ogni anno in un contesto speciale migliaia di ospiti (oltre 7 mila nella precedente edizione), molti dei quali da Austria, Slovenia, Germania e altri Paesi europei. Un pubblico attento, curioso, appassionato, attratto irresistibilmente da una manifestazione che coniuga le eccellenze enogastronomiche del territorio a un programma musicale che intreccia la migliore offerta di jazz internazionale ai talenti della nuova scena.
30 i concerti in cartellone in questa 23.edizione, con gli appuntamenti musicali di Jazz & Taste fra musica e degustazioni e con 10 ospitalità internazionali. La musica risuonerà nel Teatro Comunale di Cormòns e attraverserà il territorio, sconfinando nelle cantine dei produttori di vino, nelle dimore storiche, nei locali. Tra le novità si segnala l’adesione del Museo Civico del Territorio di Cormòns, dove si terranno diversi appuntamenti di Jazz & Taste, ricco programma a cura del musicista Eduardo Contizanetti che diventa quest’anno un vero e proprio festival nel festival.
New entry di questa edizione è anche la formula “un vitigno al giorno”, omaggio quotidiano a un vitigno autoctono, che sarà protagonista di degustazioni nei locali di Cormòns. Si comincia il 21 ottobre con la dedica alla Ribolla gialla, il 22 sarà la volta del Friulano, il 23 della Malvasia, il 24 del Refosco, il 25 del Collio bianco. Un ulteriore modo per suggellare il patto con il territorio e valorizzare le sue eccellenze. Last but not least, ritornano, sempre molto attesi, Concerti aperitivo e il percorso Round Midnight, affidati a promettenti musicisti locali che si esibiranno nei locali di Cormòns e accompagneranno con le loro note brindisi e degustazioni dal calar del sole fino a notte inoltrata.

I CONCERTI

Si comincia mercoledì 21 ottobre al Teatro Comunale di Cormòns, alle 21, con il mitico duo composto da Enrico Rava e Danilo Rea. Tromba e piano per un incontro in musica ad altissimi vertici. Nel corso della sua lunga carriera, Enrico Rava ha frequentato a più riprese la dimensione del duo tromba-pianoforte: tra i suoi “complici” su questo fronte Dado Moroni, Enrico Pieranunzi, Geri Allen, Stefano Bollani e Ran Blake. La rinnovata collaborazione con Danilo Rea prende le mosse da Miles Davis, Chet Baker e João Gilberto, anche se una buona dose di imprevedibilità è parte fondante nell’incontro tra due grandi improvvisatori.

Giovedì 22 ottobre la giornata inizia alle 11, alla Cantina Jermann di Ruttars di Dolegna del Collio, con il concerto del Michelangelo Scandroglio Group. Poco più che ventenne, Scandroglio si è messo in luce tra le nuove leve del jazz italiano collaborando con affermati musicisti (Stefano Cantini, Nico Gori, Flavio Boltro, Glen Ferris, Marvin Smith e Greg Hutchinson tra gli altri) e conseguendo numerosi premi e riconoscimenti. Ha composto per il proprio gruppo i materiali dell’album “In The Eyes of the Whale” (Auand, 2020) ed ha già in preparazione le musiche per un prossimo cd. Nella sua band, altri giovani talenti, quali Michele Tino all’alto sax, Hermon Mehari alla tromba, Alessandro Lanzoni al piano, Bernardo Guerra alla batteria. Appuntamento alle 14, al Castello di Spessa di Capriva del Friuli, con la band austriaca ZNAP, composto da Leohard Skorupa, Gregor Aufmesser e Lukas Aichinger: sassofono, clarinetto, contrabbasso e batteria per un trio di assetto “classico” che emana già sulla carta tutta l’energia di analoghe formazioni del passato, addizionata dell’indole ironica e ribelle di tre giovani musicisti austriaci di spiccata personalità. Alle 17, appuntamento a Lucinico (GO), a Villa Attems, con il duo composto dal violino di Theo Ceccaldi e il piano di Roberto Negro che presentano in esclusiva italiana l’album “Montevago”: un progetto d’impronta cameristica, in cui si insinuano regolarmente la sperimentazione e il linguaggio del jazz contemporaneo.
La giornata si chiude al Teatro di Cormòns (21:30), con la Max Andrzejewski’s Hütte in un appassionato omaggio a Robert Wyatt, in esclusiva italiana per Jazz & Wine. Nella prima parte del suo percorso artistico, Robert Wyatt, padre del progressive rock, è stato “anche” un grande batterista. Da qui potrebbe scaturire l’attrazione del suo giovane collega tedesco Max Andrzejewski, classe 1986, per le atmosfere trasognate così tipiche dei lavori di Wyatt da “Rock Bottom” in poi. Max e il suo ensemble Hütte ripercorrono in maniera personale – ma con grande rispetto per l’originale – un repertorio ancora capace di smascherare la società contemporanea, con tutta la carica di arguta ironia che da sempre riconosciamo al Maestro. Sul palco, insieme ad Andrzejewski, Johannes Schleiermacher al sax, Jörg Hochapfel alle tastiere, Tobias Hoffmann alla chitarra, Andreas Lang al contrabbasso, Cansu Tanrikulu alle parti vocali.

Venerdì 23, alle 11, appuntamento speciale all’Abbazia di Rosazzo, con l’originale progetto Discantus, a cura di Daniele D’Agaro al sassofono e clarinetto e Mauro Costantini all’organo. Il duo presenta in anteprima il nuovo lavoro che è stato raccolto in un Cd prodotto da Controtempo ( e sarà presentato prima del concerto) e che prende le mosse dai “Discanti Aquileiesi” (canti sacri della diocesi di Aquileia, trascritti dai codici miniati del 1200 conservati nel Museo Archeologico di Cividale del Friuli), coniugandosi con la disciplina dell’improvvisazione e vari materiali di epoca più vicina alla nostra.
Alle 16, Villa Attems (Lucinico) ospita il concerto di Gianluca Petrella al trombone e Pasquale Mirra al vibrafono. La sonorità di questo loro progetto in duo si fonda sulle particolarità dinamiche dei rispettivi strumenti, sfruttando al tempo stesso l’elettronica sia per ampliare la tavolozza timbrica che per creare sequenze di fondo ipnotiche e suggestive. Alle 18:30 tappa a Villa Nachini Cabassi, a Corno di Rosazzo, con l’omaggio, in esclusiva italiana, ad Alice Coltrane reso dall’arpista ucraino polacca, ma londinese d’adozione, Alina Bzhezhinska. Il suo progetto Inspiration è un chiaro omaggio ad Alice Coltrane, moglie di John e vera pioniera dell’arpa nel jazz. Le composizioni originali di Alina si combinano bene con l’approccio spirituale di Alice e John, in un flusso sonoro di grande suggestione. Ad accompagnare l’arpa della Bzhezhinska, Tony Kofi ai sassofoni, Larry Bartley al contrabbasso, Joel Prime alla batteria e percussioni. Gran finale di giornata, alle 21:30 al Teatro Comunale di Cormòns, con l’ensemble capitanato dal musicista austriaco Wolfgang Puschnig che in esclusiva presenta “Fulsome X”. Il progetto nasce espressamente per riportare alla luce le composizioni inedite di Rick Iannacone, grande chitarrista di “scuola armolodica” proveniente da Filadelfia, e conta sull’apporto di valenti musicisti (originari o “adottati”, come il tubista newyorkese Jon Sass) della scena jazz austriaca.

La giornata di sabato 24 inizia al Kulturni Dom di Nova Gorica, alle 11, con il concerto di Zlatko Kaučič, figura storica della musica creativa europea: il progetto “Audaci coraggiosi”, che vede il prezioso apporto di Achille Succi alle ance. Alle 13:30, a Villa Attems, si esibiscono Simone Zanchini e Antonello Salis, storico “duo di fisarmonicisti”. Due temperamenti sanguigni, complici nella creazione di un flusso di energia ininterrotta che “suona” come un vero e proprio inno alla libertà e alla vita. Alle 16 tappa in Slovenia a Villa Vipolže con il concerto di Robert Jukič, uno dei giovani musicisti più interessanti della scena jazz slovena, con dodici album all’attivo come titolare e numerose collaborazioni a livello mondiale. Il suo nuovo gruppo “Bushido” (in riferimento al codice etico della casta guerriera dei samurai) riprende la classica formula del quartetto privo di strumento armonico: ai fiati il valente sassofonista di Salcano Boštjan Simon fa coppia con Tomaž Gajšt, trombettista dell’Orchestra della RTV Slovena. Completa la formazione Kristijan Krajnčan alla batteria, che partecipa a numerosi progetti anche in veste di violoncellista. Sempre alle 16, alla Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo, lo Zen Zone Quartet in concerto. Zen Zone nasce come duo nel 2007 dall’incontro di Alberto Valentinuz e Pietro Spanghero, provenienti entrambi dai corsi di jazz del Conservatorio di Trieste, trasformandosi poi in quartetto con l’aggiunta del pianoforte e della batteria. Già dall’inizio il progetto è orientato verso “canzoni d’amore e di rabbia”, la cui esecuzione dal vivo può tingersi di blues, samba e funk in base all’umore della serata, con tutta la libertà nell’approccio e nell’interpretazione che scaturisce dal retroterra di questi quattro musicisti friulani. Alle 21:30, al Teatro Comunale di Cormòns, il duo composto da Nils Petter Molvaer e Mino Cinelu che presenta l’album dal titolo SulaMadiana, pubblicato nel 2019 dalla BMG Records: un tributo a Manu Dibango, Tony Allen e Jimmy Cobb, scomparsi recentemente. Quella di Sula è l’isola della Norvegia dov’è nato Molvaer, mentre “Madiana” è sinonimo di Martinica, isola d’origine della famiglia di Cinélu. Un incontro tra due mondi lontani, ma anche tra due musicisti consapevoli di entrambe le culture e capaci di metterle naturalmente in comunicazione. Tromba e percussioni, per un duo di Titani.

Domenica 25 ottobre, alle 11, a Villa Codelli, a Mossa, si esibiscono i DST, duo composto da Alberto Collodel e Simone Di Benedetto che presentano “Kinetic”, nuovo lavoro nato dalla preziosa presenza della cornetta e dell’elettronica di Gabriele Mitelli, con tutti i possibili sviluppi del progetto sul piano timbrico e comunicativo. Alle 14, sempre a Villa Codelli, il concerto del sassofonista brasiliano Alípio Carvalho Neto in duo con il batterista sloveno Gal Furlan. Il lavoro di Alípio Carvalho Neto è stato costantemente improntato sulla relazione interdisciplinare tra musica, filosofia, sociologia e antropologia, mentre Gal Furlan è stato allievo di Zlatko Kaučič, a cui ha dedicato “From Drums 2 Piano”, pubblicato nel 2019. Alle 17, a Villa Attems, il trio capitanato dal pianista israeliano Yaron Herman, uno dei musicisti più importanti della sua generazione. Nonostante la sua giovane età, Yaron si è già esibito in tutti i continenti, ha presieduto la Giuria del Montreux Jazz Festival, è apparso nelle televisioni di 39 nazioni e collezionato numerosi riconoscimenti. Con un background fatto di musica tradizionale israeliana, musica europea e la presenza nella scena jazz di Parigi, Yaron ha sviluppato uno stile senza precedenti di ‘composizione in tempo reale’ e un guizzo d’improvvisazione selvaggio che culminano in una forma musicale rara che é al contempo giocosa, scenica ed impressionante. Gran chiusura di festival, alle 20:30 al Teatro Comunale di Cormòns con il Kurt Rosewinkel Trio. Cresciuto nella “fucina” della Electric Bebop Band di Paul Motian, a confronto con colleghi altrettanto talentuosi (Ben Monder, Steve Cardenas, Wolfgang Muthspiel, Brad Shepik, Jakob Bro) lungo tutti gli anni 90, Kurt Rosenwinkel (Filadelfia, 1971) vanta un seguito fedele grazie al suono personale e all’apertura verso molteplici influenze stilistiche. Nel più recente dei suoi tredici lavori da titolare (“Angels Around”, Heartcore 2020) è affiancato dal grande Gregory “Greg” Hutchinson alla batteria e del nostro Dario Deidda, uno dei bassisti elettrici più significativi della scena contemporanea.

JAZZ & TASTE: UN FESTIVAL NEL FESTIVAL, TRA MUSICA E DEGUSTAZIONI
12 appuntamenti nel cartellone di Jazz & Taste, il festival nel festival all’insegna della musica e del gusto. Un programma ricco, a cura del musicista Eduardo Contizanetti, che porta a Cormòns jazzisti di fama nazionale, fra i quali il bandoneonista Carlo Maver, la violinista Valeria Sturba, il pianista Emmanuele Sartoris e il contrabbassista Marco Bellafiore. La formula prevede che i musicisti abbinino alla degustazione un brano appositamente scelto, lasciando anche spazio all’improvvisazione, per provare a esprimere attraverso i suoni il particolare e mutevole carattere del vino e le sue caratteristiche. Una degustazione completa: dal palato… all’orecchio! Un tripudio di sensazioni, con la consapevolezza di vivere attraverso Jazz & Taste un’esperienza unica.

UN SEGNO JAZZ PER LA SOLIDARIETÀ
Durante il festival sarà presentato il calendario Un segno jazz per la solidarietà 2021, che nasce dalla collaborazione fra Associazione Fotografi Italiani di Jazz e Liceo artistico Giovanni Sello di Udine, nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro.
L’edizione 2019 di Jazz & Wine of Peace ha ospitato sei alunne del Sello, sotto la guida di Luca A. d’Agostino, fotografo storico del festival: Sara Bertoia, Giulia Costantini, Alice Fernetti, Alessia Miconi, Ester Parussini e Mariana Stefanelli. Le fotografie di questo calendario sono il risultato di quell’esperienza. Il ricavato dei calendari, acquistabili ai concerti e alle iniziative di Controtempo, viene devoluto alla onlus La Biblioteca di Sara.

CONTROTEMPO E IL SUO JAZZ SENZA CONFINI
Nata nel 1998 per iniziativa di un gruppo di appassionati riuniti nel Circolo Culturale Controtempo, la manifestazione è negli anni cresciuta fino a diventare il cuore della sua programmazione – portando nel Collio protagonisti mondiali del jazz come Dave Brubeck, McCoy Tyner, Jan Garbarek, Stanley Clarke, Charles Lloyd, Sun Ra Arkestra, Joe Jackson, Richard Galliano, Art Ensemble of Chicago, solo per citarne alcuni – fino a raggiungere la configurazione attuale. Ma l’identità è rimasta la stessa dell’intuizione iniziale: utilizzare la ricca e prestigiosa produzione enologica e la musica jazz nel segno del superamento dei confini politici, geografici e culturali, del valore della “mescolanza” delle genti e dell’abbattimento dei confini. Il concetto di “confine” (geografico, tra Italia e Slovenia, e… dell’anima) diventa elemento di unione di tipicità diverse all’insegna della musica e della pace: un brindisi con i vini locali è un must alla fine di ogni concerto.

Jazz & Wine of Peace è organizzato da Circolo Controtempo in collaborazione con il Comune di Cormòns, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, Camera di Commercio Venezia Giulia Fondo Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Promo Turismo FVG, con la collaborazione di Kud Morgan, Kulturni Dom Nova Gorica, Kulturni Dom Gorizia, Fondazione Abbazia di Rosazzo, Movimento Turismo del vino, Borgo Conventi, Borgo San Daniele, Castello di Spessa, Gradis’ciutta, Jermann, Klanjscek, Magnàs, Polje, Russiz Superiore, Guida Slow Food Osterie d’Italia, Tenuta Luisa, Tenuta Villanova, Villa Attems, Villa Nachini Cabassi, Villa Codelli, Villa Vipolže.

ABBONAMENTI e BIGLIETTI dal 1.10.2020 su VIVATICKET.IT
Info +39 3516112644 / ticket@controtempo.org
www.controtempo.org

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