Agrumi, export Cina: dalla filiera siciliana priorità condivise per piano di promozione Ice

1234

Un’azione di comunicazione forte, supportata dall’ICE, Istituto per il Commercio Estero, per promuovere gli agrumi sul mercato cinese. Di questo si è discusso ieri al Maas di Catania, in un incontro operativo con le imprese siciliane accreditate all’export in Cina (Barbera International, Oranfrizer, Paim Fruit, OP Esperidio, OP Rosaria, Coop La Normanna) promosso congiuntamente da Distretto Agrumi di Sicilia, Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Ufficio Brand dell’assessorato per l’Agricoltura della Regione Sicilia, con la presenza di Italia Ortofrutta. Obiettivo, fare sistema e approfondire in modo condiviso il piano promozionale proposto dall’ICE in seguito al tavolo che si tenne al Mise, Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso luglio e mettere a fuoco proposte precise per indirizzare l’azione dell’ICE. Quattro i punti focali: campagna promozionale dell’Arancia Rossa di Sicilia sul mercato cinese in tempo utile per il capodanno cinese, a fine gennaio; incoming di giornalisti cinesi adottando il modello del progetto “Le Vie della Zagara” del Distretto Agrumi di Sicilia; missione di ispettori per l’ampliamento di quote di export; missione di contatto con buyer cinesi.
Su questi temi, le proposte saranno sintetizzate in un progetto esecutivo da inviare entro i primi di ottobre all’ICE. Un progetto che sarà redatto in modo condiviso da tutti i soggetti coinvolti, «per mettere in campo un’azione di sistema sotto il marchio ombrello dell’IGP Arancia Rossa di Sicilia, che possa fornirci di un modello spendibile su tutti i mercati internazionali», come suggerisce il dirigente dell’Ufficio Brand dell’assessorato regionale per l’Agricoltura, Pietro Miosi. Con il placet dell’assessore Edy Bandiera, intervenuto all’incontro: «La coesione – ha detto l’assessore – è fondamentale ed è volontà del governo regionale accompagnare nel migliore dei modi possibili questo processo di apertura del mercato cinese, che vogliamo allargare anche ad altre produzioni agrumicole».
«Per essere competitivi sui mercati esteri – ha detto Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP – c’è bisogno di spirito imprenditoriale e di coesione. L’opportunità che l’Istituto per il Commercio Estero offre alla filiera dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, va sfruttata a pieno e nei tempi stabiliti dal cronoprogramma concordato. L’incontro di oggi segna l’inizio di una collaborazione ancora più stretta e, ci auguriamo ancor più proficua, tra Consorzio Arancia di Sicilia IGP, Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Regione Siciliana e imprenditori del settore, tutti consapevoli che un’azione di promozione congiunta del nostro frutto può portare a grandi risultati, per la visibilità e per il fatturato».
«Il Distretto Agrumi di Sicilia – ha aggiunto il presidente, Federica Argentati – si è molto impegnato per aprire il mercato cinese ai nostri agrumi, spingendo sulle modifiche al protocollo Italia-Cina sulle modalità di trasporto e, in ultimo, sulla necessità di una campagna di comunicazione che impatti il mercato cinese. Abbiamo insistito su questo punto e grazie all’impegno del MISE siamo riusciti a coinvolgere l’ICE, proponendo anche un’azione di incoming di giornalisti da condurre nei nostri territori per far “raccontare” sui media cinesi la realtà dei nostri agrumi. A questo scopo, l’esperienza del progetto “Le Vie della Zagara” è un modello di successo (estendibile anche ad altri territori agrumetati) che abbiamo proposto in passato all’ICE, di fatto accettato con il documento di proposta inviato a luglio dal Mise e che intendiamo realizzare nuovamente per un’attività da pianificare nel corso della prossima campagna agrumicola. E’ chiaro, infine, che la campagna di comunicazione sul mercato cinese dovrà valorizzare gli agrumi siciliani con un marchio di qualità che non può che essere quello dell’IGP Arancia Rossa di Sicilia, accompagnato da quello del Distretto Agrumi di Sicilia. Su questo chiediamo la collaborazione delle aziende, che nella fase di commercializzazione potranno poi naturalmente utilizzare anche i loro marchi commerciali».
Per Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, «da un lato, le imprese devono fare un minimo di fattor comune su qualità, prezzo, immagine, controllo all’arrivo creando un “sistema Italia” che possa essere un biglietto da visita importante; dall’altro lato, bisogna far conoscere di più l’arancia rossa: quindi comunicazione, fiere, incoming vanno coordinate insieme e condivise. Distretto Agrumi di Sicilia, Consorzio Igp, Regione e Italia Ortofrutta si prenderanno l’onere di sintetizzare quanto detto, restituire alle aziende il documento condiviso e fare avere la proposta all’ICE entro i primi di ottobre».

AUTORERedazione
Articolo precedenteIl vino e la terra, l’arte per comunicare
Articolo successivoLo Chef Glacier Fulvio Massimino tra i protagonisti di Sherbert Festival 2019