Agrilevante e Agriumbria: tour promozionale per rilanciare la zootecnia nel Sud Italia

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Promuovere e rilanciare il patrimonio zootecnico del sud Italia coinvolgendo gli allevatori, dando loro nuove possibilità in termini commerciali, di formazione e aggiornamento. Con questi obiettivi si è svolto il tour promozionale delle manifestazioni Agrilevante 2019 e Agriumbria 2020. Lo scorso fine settimana le due fiere dell’agricoltura hanno incontrato gli allevatori delle regioni del sud Italia per promuovere e incentivare la loro partecipazione ad Agrilevante (Bari, Nuova Fiera del Levante, 10-13 ottobre 2019) e ad Agriumbria (Umbriafiere, Bastia Umbra, 27-29 marzo 2020). Due momenti pensati per incontrare di persona gli allevatori, per informarli delle opportunità in termini commerciali, presentare la novità zootecnica di AGRILEVANTE e
illustrare le nuove opportunità studiate ad hoc per la visita di AGRIUMBRIA.
Federunacoma Surl ed Umbriafiere S.p.A. – organizzatori delle due manifestazioni – hanno stretto, negli ultimi anni, un rapporto di collaborazione sempre più forte al fine di produrre un reciproco vantaggio nell’organizzazione e promozione dei rispettivi eventi fieristici e garantire nuove opportunità alle aziende agricole e agli allevatori italiani.
In occasione della manifestazione, che si svolgerà presso la Nuova Fiera del Levante di Bari, sarà organizzato, proprio in collaborazione con Agriumbria, il primo Salone specializzato dedicato alla zootecnia, con l’obiettivo di presentare e promuovere il patrimonio zootecnico del Sud Italia. L’ambizione, nel corso delle edizioni, sarà quella di rendere questo l’appuntamento principale per il comparto zootecnico del Mezzogiorno. L’iniziativa, che coinvolge direttamente AIA (Associazione Italiana Allevatori), è l’ennesima occasione di collaborazione tra le due strutture e sfrutta la decennale esperienza di Agriumbria nell’organizzazione delle mostre zootecniche. Intanto si sta già lavorando fattivamente alla 52° edizione di Agriumbria che ospiterà un comparto zootecnico ancora più ampio, qualificato e rappresentativo delle biodiversità nazionali, soprattutto a vocazione carne.

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