Social Farming: riparte il corso “Le Vie della Zagara”

1082

Video girati in azienda che illustrano le caratteristiche multifunzionali legate alla ricettività turistica di alcune delle più rappresentative imprese agrumicole del territorio siciliano. Confronto a distanza con i titolari per illustrare agli allievi come può funzionare la ricettività nei territori in cui si coltivano le produzioni agrumicole d’eccellenza, Dop, Igp e Biologiche in un’ottica di turismo relazione integrato. Con queste modalità sono riprese le attività del corso di formazione “Le Vie della Zagara”, realizzato nell’ambito del progetto Social Farming 3 promosso da Distretto produttivo Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca Cola Foundation.

Si riparte dunque da dove ci si era fermati a causa del lockdown, lo scorso marzo, per portare a termine la formazione di operatori di turismo relazionale nell’ambito del progetto di promozione territoriale “Le Vie della Zagara”, promosso da Distretto Agrumi di Sicilia e associazione Gusto di Campagna. Dal 14 settembre, il calendario delle attività proporrà una serie di “visite virtuali” nelle aziende che i 20 allievi del corso avrebbero dovuto visitare di presenza, cosa resa impossibile dalle precazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Così, nell’ambito del progetto Social Farming 3 si sono prodotti dei video-reportage per ciascuna azienda coinvolta che saranno presentati agli allievi. Dopo la proiezione ci sarà un dibattito on line tra gli allievi e i titolari delle aziende agrumicole coinvolte per approfondire le tematiche emerse dai video e per favorire l’interazione tra chi vuole apprendere modalità di gestione e chi esercita sul campo l’attività di turismo relazionale integrato.

Questo il calendario delle “visite virtuali” in azienda: il 14 settembre l’Azienda Arena di Ramacca, il 16 Tenuta Seravalle di Mineo, il 18 Agricola&Co di Grammichele, il 21 La Terra di Mezzo di Torre Archirafi, il 23 La Vecchia Dimora di Centuripe, il 25 l’Azienda Russo di Stazzo e l’Agriturismo Badiula di Carlentini, il 28 l’Agriturismo Marino di Giardini Naxos, AranciAmato e Ganduscio di nel territorio di Ribera. Il 30 settembre la conclusione del corso.

«Non ci siamo fermati neanche di fronte al Covid – afferma Federica Argentati, presidente del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia – e ci siamo inventati una modalità diversa per permettere agli allievi del corso di conoscere più da vicino le aziende che avrebbero dovuto ospitarli per la parte pratica. Con questa modalità, inoltre, avremo a disposizione del progetto Le Vie della Zagara e delle aziende associate al Distretto Agrumi che abbiamo coinvolto, anche dei bellissimi video-reportage professionali utili a valorizzare chi si adopera nel turismo relazionale integrato, un settore che il Distretto Agrumi di Sicilia e l’associazione Gusto di Campagna intendono promuovere con grande impegno perché è un valore aggiunto importante all’attività agrumicola primaria». I video, infatti, saranno poi pubblicati on line sul sito leviedellazagara.com e sul sito del progetto Social Farming (socialfarming.distrettoagrumidisicilia.it).

«Vogliamo ripartire in sicurezza – afferma Giuseppe Rallo, direttore dell’Alta Scuola Arces – con la consapevolezza che è necessario valorizzare le eccellenze del nostro territorio e riscoprire un turismo accogliente e sostenibile. La crisi epidemiologica ci ha impedito di concludere in presenza le nostre attività formative, ma siamo convinti di aver contribuito a realizzare il format “Le vie della Zagara” che potrà avere una risonanza mediatica molto più ampia e che farà conoscere la bontà delle aziende agrumicole ben oltre i confini nazionali».

AUTORERedazione
Articolo precedenteLanghe Monferrato Roero On Air: un territorio in gioco
Articolo successivoLivorno: omaggio culinario a Pietro Mascagni