Il Sangiovese secondo Fèlsina

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40 vedemmie di Fontalloro e Rancia
Le due anime di un territorio di luce e di confine

Castelnuovo Berardenga (SI) – Un’azienda vitivinicola a cavallo tra due territori tanto diversi quanto identitari e due vini che incarnano la sua idea di Sangiovese. Fèlsina celebra le 40 vendemmie di Fontalloro e Rancia, IGT Toscana e Chianti Classico Riserva DOCG, due etichette che hanno scritto la storia della realtà guidata da Giovanni Poggiali.

Nata nel cuore di Castelnuovo Berardenga, Fèlsina ha un’antica storia come fattoria e villa nobiliare prima di essere acquistata nel 1966 dall’imprenditore ravennate Domenico Poggiali che, insieme al figlio Giuseppe, sceglie di investire nel Sangiovese e la rende una delle aziende vitivinicole più rappresentative del territorio. Dagli anni ’90 entra in azienda Giovanni Poggiali, primo figlio di Giuseppe, che oggi è alla guida di Fèlsina e ne porta avanti la costante ricerca di autenticità in vigna e in cantina, tra natura e tecnica.

Fèlsina si colloca in un territorio di confine, coltivando i suoi vigneti su due terreni profondamente diversi: da una parte il margine sudorientale del Chianti Classico, tra i Monti del Chianti e la valle dell’Ombrone, dominato da terreni di galestro e alberese, dall’altra le Crete Senesi, con suoli argillosi e ricchi di minerali. Questa particolare collocazione la rende inoltre una zona molto ventilata e luminosa, tanto da essere stata definita da Domenico “terra di luce” per la sua esposizione, favorevole all’ottima maturazione delle uve, in particolare del Sangiovese.

Questo vitigno è il fil rouge che unisce i Poggiali a Fèlsina. Come la famiglia, anche il Sangiovese è storicamente legato alla Romagna, suo luogo di origine e unico territorio in cui da sempre viene vinificato in purezza – proprio come i Poggiali hanno deciso di fare nell’azienda vinicola toscana, una tra le prime del territorio.
Dal 1983 l’azienda ha lavorato con l’enologo Franco Bernabei su selezioni massali che hanno permesso di conservare un patrimonio inestimabile all’interno di differenti cru, frutto di un equilibrio tra terra e vigna ricercato negli anni e da tramandare alle future generazioni.

Nello stesso anno nascono Fontalloro e Rancia, due etichette uniche nella loro particolarità che diventeranno icone dell’azienda e in cui la famiglia Poggiali ha trovato negli anni la perfetta espressione tra tutte le caratteristiche di questo territorio.

Fontalloro
Fontalloro è l’IGT Toscana prodotto con uve provenienti da 3 vigneti: uno del Chianti Classico (Poggio al Sole o Fontalloro) e due al di là del confine della denominazione (Arcidossino e Casalino). I vigneti sono esposti principalmente a sud-ovest, ad altitudini comprese tra i 330 e i 407 metri s.l.m. Le uve sono selezionate e raccolte manualmente. Dopo la vinificazione, il vino affina in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio per circa 20 mesi.

Rancia
Rancia è il Chianti Classico Riserva DOCG che prende il nome dal podere attiguo a un antico monastero benedettino, nella zona di Poggio e Rancia. I vigneti, su terreni calcarei, si trovano nella sua parte più alta, a un’altitudine compresa tra i 400 e 420 metri s.l.m e negli impianti più recenti è stato utilizzato il frutto delle selezioni massali effettuate all’interno del vecchio vigneto di Rancia. Dopo la selezione in vigneto e la raccolta manuale, il vino ottenuto affina in barrique di primo e secondo passaggio per 18-20 mesi.

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