Sicilia Occidentale, un tuffo nella storia del Mediterraneo

468

Un soggiorno al Baglio Oneto di Marsala per vivere l’emozione
di una vacanza tra natura, bellezza e antiche suggestioni

MARSALA (TP) – La Sicilia è tra le destinazioni più cool del 2023: a dirlo è una tra le più prestigiose testate americane dedicate ai viaggi leisure, Condè Nast Traveller. Clima e mare splendidi, enogastronomia d’eccellenza e bellezze storico artistiche ne fanno una delle mete più desiderate dai viaggiatori di tutto il mondo. Seguendo i criteri designati vediamo che la zona della Sicilia Occidentale risulta assolutamente al top dell’attrattività. Si parla infatti di terre vinicole, tramonti stupendi, piccole isole da percorrere a piedi o in bicicletta e parchi archeologici che custodiscono preziose testimonianze greche e romane: una descrizione perfetta della zona di Marsala, dove si trova l’elegante 5 stelle Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo – LUXURY WINE RESORT.

Soggiornando in questa suggestiva dimora nobiliare, che è anche una tenuta agricola in cui si producono olio e vini pregiati, si ha la possibilità di vivere un’esperienza a tutto tondo nella storia e nell’autenticità siciliana. Gli ospiti, nel raggio di un’oretta al massimo dal resort, possono raggiungere alcune delle località più suggestive del territorio. Vediamole insieme partendo naturalmente dalla bella Marsala, il cui nome è diventato famoso in tutto il mondo quale sinonimo di un vino unico e pregiatissimo. Caratterizzata da un intimo centro storico racchiuso tra antiche porte e bastioni spagnoli, Marsala è una città che regala angoli di inaspettato fascino, una città a misura d’uomo, un mondo da esplorare senza fretta, passeggiando lentamente e assaporando il prezioso omonimo vino. Le architetture e l’urbanistica della città rivelano una stratificazione storica che racconta di influenze puniche, romane, arabe, normanne e spagnole, esaltate da un ricco stile barocco, fino ad arrivare al celebre sbarco garibaldino.

Al centro della Riserva Naturale dello Stagnone, fulcro di biodiversità e area marina protetta, si trova Mozia, isoletta che vanta un’antica origine fenicia, e che fu un importante emporio commerciale al centro del Mediterraneo intorno all’VIII secolo a.C. Gli scavi hanno restituito testimonianze dell’originaria civiltà: il Santuario fenicio-punico di Cappiddazzu, una parte della necropoli, la Casa dei Mosaici, Porta Nord e Porta Sud. Tra le meraviglie del museo di Mozia si trova il famoso “Giovinetto in Tunica”, una maestosa statua marmorea rappresentante un giovane dal corpo perfetto vestito di una tunica che lascia intravedere l’armonia del movimento e la bellezza delle espressioni: si tratta di un probabile auriga vittorioso, o addirittura di un dio.

L’arcipelago delle Isole Egadi, facilmente raggiungibile in traghetto, è poi un trionfo di natura incontaminata, acque cristalline e magia. Favignana, Marettimo e Levanzo, costituiscono l’Area Marina Protetta più estesa d’Europa. La Riserva Marina è oggi uno dei più importanti musei d’archeologia subacquea del mondo, mentre la nave Punica è visitabile al Museo Baglio Anselmi di Marsala. La tradizione della Tonnara è raccontata perfettamente all’interno dell’ex stabilimento Florio con il supporto di sistemi multimediali moderni. Gli appassionati di bike e chi ama passeggiare in mezzo alla natura ameranno Favignana, la farfalla del Mediterraneo, l’isola più ciclabile del Mediterraneo.

Mazara del Vallo, ad appena mezz’ora di auto verso sud, parla di Africa e civiltà normanna, un’unione di tradizioni e culture unica in Sicilia. La struttura urbanistica e le architetture di Mazara del Vallo ricordano le medine islamiche, ingentilite del tocco mediterraneo. L’Arco Normanno e la pittoresca scalinata si fondono con la preziosità barocca della Chiesa di San Francesco e il Museo di Sant’Egidio, con il Satiro Danzante del IV secolo avanti Cristo.

Proseguendo lungo la costa verso ovest, si arriva a Selinunte, la colonia greca più occidentale della Sicilia. Fondata nel 650 a.C. e distrutta nel 409 a.C. dai Cartaginesi, Selinunte è oggi il parco archeologico più grande in Europa. Il sito è diviso in aree, tutte di grande interesse, ma quella da non perdere assolutamente è l’Acropoli, su un altopiano a picco sul mare, di cui rimangono le mura, le torri e i resti di alcuni templi.
Per raggiungere Erice bisogna invece spostarsi verso nord: qui ci si trova catapultati in un’altra epoca: un Medioevo fatto di fortificazioni, strade in pietra e torri merlate. Tutto intorno permangono le mura ciclopiche, custodi della città, mentre all’interno tantissime sono le chiese. Le attrazioni più amate sono il Castello di Venere, normanno del XII secolo, il Giardino del Balio, Il Castello Pepoli, il Quartiere Spagnolo e le mura con le porte di accesso al borgo.

Imperdibile una visita al parco archeologico di Segesta: secondo la leggenda deve la sua fondazione ad un gruppo di troiani, nel IX secolo avanti Cristo. Le costruzioni principali, in ottimo stato, sono il maestoso tempio a sei colonne e il meraviglioso anfiteatro, risalente al III secolo prima di Cristo, sulla cima del monte Barbaro, affacciato sul mare e sulle colline circostanti.
Salemi, entrata nel club “Borghi più belli d’Italia” nel 2016, è una cittadina incantevole. Il suo delizioso centro storico, situato a 500 metri sul livello del mare, con i suoi vicoli, le piazze, gli antichi palazzi, le chiese e il castello, è un vero e proprio museo a cielo aperto, un luogo dove è sempre piacevole passeggiare.
I primi ad insediarsi nella zona furono gli Elimi che fondarono la città di Halyciae; al tempo della guerra tra Selinunte e Segesta la città si chiamava Alicia; successivamente fu dominata dai Romani, dai Goti, dai Bizantini, dagli Arabi (che la ribattezzarono Saleiman, che significa ‘luogo di delizie’), dai Normanni, dagli Svevi e dai Borboni. Quando nel 1860 fu liberata da Garibaldi sulla torre del castello normanno-svevo fu issata per la prima volta la bandiera tricolore e Salemi si dichiarò simbolicamente prima capitale d’Italia. Da Salemi è una passeggiata raggiungere Gibellina e il Cretto di Burri. Gibellina, rinata dalle macerie del terremoto del Belice del 1968, è la città simbolo dell’arte contemporanea. Un museo “en plein air”, che celebra felicemente il suggestivo connubio tra il verde antico del paesaggio rurale e le variopinte astrazioni dell’arte contemporanea. Gibellina, dall’arabo gebel, “altura”, ha un fascino irresistibile e il “Cretto” è ormai diventato meta imperdibile del territorio siciliano.

Chi vuole godersi tutto questo e tanto altro, trova nella posizione centrale del Baglio Oneto il luogo perfetto per godersi il territorio della Sicilia Occidentale. Nei dintorni c’è tutto, e dal resort ci si muove agevolmente sia con mezzi propri, sia con escursioni organizzate o personalizzate che lo staff del Baglio potrà consigliare.
La ricchezza della Sicilia va vissuta pienamente!

Per informazioni:
Baglio Oneto dei Principi di San Lorenzo*****
Luxury Wine Resort
Contrada Baronazzo Amafi 8
91025 Marsala (TP)
Tel. 0923 746222

www.bagliooneto.it

info@bagliooneto.it

AUTORERedazione
Articolo precedenteParma: VIII edizione de “La notte dei Maestri del lievito madre”
Articolo successivoBuon compleanno, Nizza DOCG: festa con cena stellata