Amarone della Valpolicella La Fabriseria Riserva 2016: “Vino Raro”

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L’Amarone della Valpolicella La Fabriseria Riserva 2016 è stato selezionato dal Gambero Rosso per entrare nella sua nuova lista “Vini Rari”: vini di altissima qualità, disponibili in piccole quantità e con una storia importante da raccontare su come sono stati prodotti e perché. Vini da veri intenditori, da collezionisti ma importanti per tutti, perché possono cambiare la prospettiva di chi beve vino ma anche di chi lo produce

VERONA – È uno dei 50 vini italiani che fanno la differenza: l’Amarone della Valpolicella Classico La Fabriseria Riserva 2016 di Tedeschi, entrato nella nuova preziosa sezione “Vini Rari” della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, unico vino del Veneto. La rarità non è data solo dal numero limitato di bottiglie prodotte – al massimo 3.000 -, quanto dalla loro unicità stilistica, frutto di un’idea capace di ispirare e aprire una nuova strada dell’enologia.

“È una grande soddisfazione per noi – spiega Riccardo Tedeschi oggi alla guida della cantina della Valpolicella, insieme alle sorelle Antonietta e Sabrina – perché l’Amarone La Fabriseria rappresenta pienamente lo spirito del riconoscimento e sottolinea la filosofia della nostra famiglia, improntata all’osservazione prima e allo studio dei nostri vigneti, per capire come valorizzare in cantina le potenzialità aromatiche di ognuno dei nostri terroir”.

Aggiunge Antonietta Tedeschi: “Nella presentazione i curatori del Gambero Rosso hanno definito la loro lista come una carta dei vini che dovrebbe essere presente in un ristorante. È un’affermazione che condividiamo perché aggiungerebbe pregio all’offerta e anche perché coglie un altro aspetto molto importante per noi, e cioè che ogni nostro vino è prodotto pensando a chi lo berrà”.

L’Amarone della Valpolicella La Fabriseria Riserva 2016 è stato prodotto in sole 1.400 bottiglie e dal 1983 – anno della sua nascita – fino ad oggi ne sono state prodotte solo alcune annate. Non tutte le vendemmie, infatti, danno uve perfette adatte a cercare di alzare l’asticella della qualità di un vino che dovrà durare nel tempo.

Dentro a ogni bottiglia destinata a maturare a lungo c’è la perfetta interazione tra caratteristiche del terreno, microclima, esposizione, scelta delle giuste varietà e sistema colturale, ricercata dalla famiglia Tedeschi fin dagli anni ’60, prima come intuizione poi con la ricerca scientifica. Ricerca che dal 2017 a oggi ha permesso di identificare le impronte aromatiche di ciascun terroir aziendale e di capirne l’evoluzione nel tempo nei vini prodotti.

Da questa ricerca si sviluppa l’arte di produrre della famiglia Tedeschi, che dall’esperienza continua fatta sull’Amarone della Valpolicella La Fabriseria viene applicata in tutti in vini della cantina veronese e che è testimoniata nell’archivio dei vini Tedeschi, inaugurato quest’anno nella sede di Pedemonte. Qui, le etichette degli ultimi quattro decenni mettono in evidenza le tante sfaccettature dei vini della Valpolicella e dell’Amarone in particolare, frutto del consapevole utilizzo di ogni uva, di ogni terreno, di ogni annata.

“È questa la forza della nostra famiglia – conclude Sabrina Tedeschi -, che ci permette di raccogliere soddisfazioni, premi e riconoscimenti con ognuno dei nostri vini”.

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