La storia. Era il 2004 quando Domenico Ortoleva, motivato dai ricordi giovanili di quando il vino si faceva alla vecchia maniera, inizia il processo di trasformazione dell’azienda e vi profonde ogni sforzo affinché diventi competitiva. Un’azienda in cui il rispetto delle tecniche di produzione e il personale controllo dei processi di vinificazione sono diventati il modus operandi quotidiano.
L’azienda. PietraCava, situata a Butera in contrada Chiarchiaro nel territorio di Caltanissetta, è adagiata sul versante sinistro del torrente Comunelli, in posizione collinare rispetto a quest’ultimo, in un contesto agricolo in cui le condizioni climatiche e morfologiche del terreno ricco di carbonato di calcio hanno creato un terroir particolare in cui i diversi vitigni si sono adattati.
22 ettari di terreno, di cui 21 vitati; 390 metri sul livello del mare della sua posizione collinare; circa 30 mila le bottiglie prodotte. Sono questi alcuni dei numeri di PietraCava. Un nome, quest’ultimo, venuto fuori durante il ritrovamento di numerosi massi cavi affiorati durante i lavori per gli innesti degli impianti viticoli.
Questi ultimi, accompagnati dalla costanza dei risultati, hanno portato i vini PietraCava a guadagnarsi l’opinione comune di vini di qualità. Questa la filosofia con la quale, da oltre trent’anni, s’è saputo creare e valorizzare un ambiente in cui riescono a coesistere vitigni autoctoni come Inzolia, Grillo, Moscato Bianco e Nero d’Avola, e varietà internazionali come Chardonnay, Sauvignon Blanc, Syrah, Cabernet Sauvignon.
La mission. La caparbietà di Domenico Ortoleva è il punto forte e prepotente del cammino dell’azienda, che ha già dimostrato grandi potenzialità in un percorso ancora troppo breve. PietraCava è una azienda familiare. Un’impresa che conta sui valori che solo una famiglia può esprimere. Una piccola cantina che da tre generazioni porta avanti il legame tra il sapere della terra e la mano dell’uomo, riuscendo a preservare da oltre trent’anni con dedizione il rispetto della materia prima. L’unione e la collaborazione in primis, sempre nel rispetto delle altrui competenze, per raggiungere identità, carattere e valore nel tempo.
Esperienza decennale da un lato, corroborata anche da Mariella Ortoleva – sorella di Domenico e brand manager aziendale da anni – e generazione moderna dall’altro con Antonino Ortoleva, biotecnologo figlio di Domenico e direttore commerciale della cantina, che riesce nella parcellizzazione dei vigneti all’interno della stessa azienda, attribuendo i giusti pesi e valori ai differenti lotti di terreno verso una varietà di vitigno o un’altra.
La passione verso il proprio lavoro e l’amore per la bottiglia di vino coinvolgono tutti i collaboratori che sposano appieno questi valori.
I vini. Quattro le linee dei vini in produzione.
– I Monili: pietre preziose che con la loro semplicità rappresentano la vita e il suo valore, in etichetta stilizzate per ricordare che sono caratteristiche della zona. Ne fanno parte “Millelune” (Inzolia), “Bacc’Auri” (Chardonnay), “Nelumbo” (Nero d’Avola rosé), “Septimo” (Nero d’Avola) e “Òneiros” (Syrah).
– Le Luci: riferimento per nulla velato al territorio della Sicilia, baciato dal Sole e dal suo calore, espressi nella grafica delle etichette come “pioggia di luce” che batte sul territorio. Vi appartengono proprio “Pioggia di Luce” (Grillo), “Neofos” (Sauvignon Blanc) e “Manaar” (Nero d’Avola Riserva).
– Le Terrecotte: a cui fanno capo due vini che non fanno solo acciaio, ma che trascorrono parte del loro tempo in contenitori di terracotta o di legno, le barriques di rovere francese. Sono “Idria” (Chardonnay) e “Kalpis” (Cabernet Sauvignon).
– I Camei: leggerezza e stile a rappresentare i vini del cuore, dello stare insieme in modo felice. Freschezza e armonia che generano spensieratezza. “Sofalè” (Moscato Bianco) è il vino dell’amicizia.