Villagrande/Murgo: i racconti delle due storiche cantine

1266
Milo (CT). Azienda Vinicola Barone di Villagrande

Grande successo per la serata di ritorno dell’evento “Murgo-Villagrande: incontro di vini, cantine, tradizioni” tenutasi venerdì 9 ottobre nell’Azienda Barone di Villagrande, a Milo (CT), sull’Etna. La formula si è ripetuta, i padroni di casa e i loro ospiti d’eccezione hanno accolto il pubblico con la stessa convivialità di chi aspetta amici per cena. Ed è stato forse questo il segreto del preannunciato successo. Una serata tra amici, aneddoti divertenti, risate e ottimi vini. Ad aprire la serata il Moscato Passito Tenuta San Michele 2017, che ha fatto da sottofondo alle parole dei due padroni di casa.

«Il primo viaggio legato al mondo del vino lo abbiamo fatto insieme – racconta Marco Nicolosi, enologo e proprietario dell’Azienda Barone di Villagrande – per me è stata una iniziazione al mondo del vino e da allora è rimasta questa bella amicizia! Rispetto al “Brand” Etna, che vanta una produzione di 4 milioni di bottiglie, noi produciamo ben poca cosa. Da un lato questo ci permette di vendere facilmente i nostri vini e di creare e vivere una condizione in cui siamo colleghi e non competitor; questo rende i rapporti distesi in tutto il territorio, in più quando c’è anche un’amicizia sincera, creare eventi come questo è davvero piacevole e abbiamo voluto condividerlo con tutti voi».

«Piacevole e stimolante aggiungerei – fa eco Michele Scammacca, volto della Tenuta Murgo – come ha detto Marco i rapporti tra noi produttori sono molto distesi, nel nostro caso poi l’amicizia che ci lega rende tutto molto più vero. Abbiamo pensato: perché non creare due serate in cui i nostri vini si incontrano e così abbiamo dato vita a questo progetto. È stato un modo per sottolineare come l’Etna sia in grado di offrire possibilità enormi se si sanno cogliere e come questo meraviglioso territorio sa regalarci prodotti unici e dalle differenti caratteristiche spostandoci a pochi metri di altezza. Il resto lo avete fatto voi, che siete stati presenti ad ognuna delle due serate rendendole speciali».

Una serata tra grandi protagonisti come: l’Etna Bianco Contrada Villagrande 2017, l’Etna Bianco Tenuta San Michele 2018, il Pinot Nero Tenuta San Michele 2016, lo Sciara 2017 Villagrande e per finire l’Extra Brut Rosè 2015 Tenuta San Michele, accompagnati dalle creazioni dello chef di casa Villagrande, Vittorio Caruso.
Tante le persone che hanno partecipato e che per l’occasione sono giunte anche da altre città, a sottolineare la straordinarietà di questo evento che ha saputo declinare un nuovo modo di proporre degustazioni, lontane dagli schemi ma vicine al cuore e al palato di chi ne ha colto l’essenza.

Nel corso della cena i due padroni di casa hanno raccontato i loro vini, le loro storie, piccoli aneddoti legati alla loro amicizia e che hanno fatto sorridere i loro ospiti. Una formula vincente, che sottolinea come il lavoro di squadra, il saper fare rete premia sempre e non escludiamo che possa essere preso da esempio per rendere l’Etna e i suoi prodotti protagonisti di serate come queste.

AUTORERedazione
Articolo precedenteRagusa: “Coffee Lab” per scoprire il mondo del caffé
Articolo successivoGiornata Slow Food sull’Etna per la biodiversità